Mentre si deplorano le decine di vittime del sistema di distribuzione degli aiuti gestito da Israele e Stati Uniti , Progettomondo e Acs, e in collaborazione con Progetto Rec (Ricerca e Cultura) in Palestina e Gazafreestyle, nei giorni scorsi, a pochi kilometri di distanza dal luogo dell’ennesimo massacro, nelle aree devastate di Khan Younis a Deir el Balah e Nuseirat, hanno distribuito 1.000 metri cubi d’acqua nell’ambito della campagna “Water for Gaza” lanciata lo scorso maggio per la realizzazione di Water Point, dotati di pannelli solari che avrebbero permesso di erogare acqua sicura e di qualità anche durante le ore in cui non c’è la corrente elettrica, garantendo un funzionamento costante e continuativo.
Purtroppo, per evidenti motivi di inaccessibilità all’interno della Striscia, di ripetuti bombardamenti e a fronte di una situazione che ogni ora si fa più drammatica, il nostro intervento ha dovuto limitarsi alla distribuzione di acqua. Un’operazione che ha permesso a più di 2.000 famiglie di disporre di acqua potabile e che verrà ripetuta nelle prossime settimane nonostante la complessità della logistica e la precarietà delle operazioni di risposta al dramma umanitario della popolazione Gaza.
L’acqua è determinante per la vita umana. Risulta necessaria non solo per bere, ma anche per le attività quotidiane come cucinare e lavarsi. Dall’inizio del conflitto di ottobre la situazione si è progressivamente aggravata rendendo difficile la sola sopravvivenza: oltre all’acqua mancano cibo e cure mediche, per l’igiene e il contrasto a infezioni e pandemia.
In questi mesi sono stati distrutti moltissimi pozzi di approvvigionamento e anche l’accesso alle taniche d’acqua potabile si è molto ridotto. Senza acqua non c’è vita, e questo porta inevitabilmente la popolazione all’utilizzo di acqua non sicura con importanti ripercussioni a livello di salute e diffusione di infezioni e malattie.
Progettomondo con i suoi partner ha già lavorato in passato per la costruzione di due Water Point che fornivano acqua pulita a 5.000 studenti delle scuole direttamente interessate ma anche a tutte le famiglie e la comunità circostante. Purtroppo i due punti di erogazione risultano bombardati e, come detto, costruirne di nuovi in questo momento risulta impossibile.
Ciò non ferma la determinazione nel fare il possibile a sostegno della popolazione che vive nella Striscia di Gaza.
Con il sostegno dei donatori e delle donatrici, Progettomondo continuerà a fare il possibile per garantire un diritto umano fondamentale: l’accesso all’acqua pulita e sicura, principale risorsa per la vita.