Da Justement, il progetto promosso da Progettomondo per favorire l’accesso alla giustizia in Marocco per le categorie vulnerabili, nasce ora Mossalaha, iniziativa che mira a promuovere l’emancipazione giuridica e il supporto psicologico e sociale per donne e bambine sopravvissute a violenze, minori all’interno degli istituti penitenziari e giovani ex detenuti in libertà condizionale. Le attività, lanciate di recente a Khouribga dalle associazioni OPEM e Ryad includono sessioni di formazione sui diritti umani, l’uguaglianza di genere e la prevenzione della violenza, oltre a percorsi specifici negli istituti penitenziari. Un focus particolare sarà dedicato alla promozione della comunicazione non violenta e alla gestione dei conflitti attraverso i cerchi riparativi, spazi sicuri in cui le persone partecipanti possono esprimersi liberamente, confrontarsi e costruire relazioni basate sull’ascolto reciproco.
Una delle attività fondamentali di Justement, è il lancio di un bando per le associazioni locali, al fine di finanziare dei progetti sul tema dell’accesso alla giustizia e la riabilitazione sociale. A gennaio il bando è stato proposto alle associazioni che avevano partecipato alla precedente formazione relativa alla giustizia riparativa, con lo scopo di mettere in pratica quanto appreso durante le giornate di formazione e favorire la partecipazione delle organizzazioni della società civile locali.
Oltre a Mossalaha, altri tre microprogetti sono stati selezionati. Affrontano tematiche simili con approcci e target differenti. L’associazione Caritas Beni Mellal, che da anni collabora con Progettomondo per il supporto della comunità migrante della città, ha messo in atto un progetto finalizzato a dare assistenza concreta alle persone migranti, utilizzando inoltre lo strumento dei cerchi riparativi per promuovere una cultura di dialogo e condivisione. L’associazione Zohour, specializzata nel supporto giuridico e sociale alle donne e bambine sopravvissute a violenze, con il progetto Fleur de Justesse si occupa di portare avanti i servizi di accoglienza, ascolto e orientamento giuridico, utilizzando i cerchi riparativi come strumento di condivisione dell’esperienza e di sostegno reciproco, per donne e bambine sopravvissute a differenti tipi di violenza o in conflitto con la legge. Infine, Zohour propone una serie di atelier di attività artistiche e artigianali, a scopo terapeutico e di reinserimento sociale. Per ultimo, il progetto dell’associazione Relais Prison-Société, l’unico implementato nella regione di Rabat-Sale-Kenitra, si occupa di dare sostegno alle donne detenute, promuovendo gli strumenti di giustizia riparativa e un più ampio dibattito sulle pene alternative al carcere.
Questi microprogetti rappresentano un esempio concreto di come il rafforzamento delle capacità delle associazioni locali possa tradursi in azioni mirate e ad alto impatto sociale. Attraverso il progetto Justement, Progettomondo lavora a fianco delle organizzazioni del territorio per accompagnarle nello sviluppo delle proprie competenze e promuovere un’azione locale efficace, capace di rispondere ai bisogni delle categorie vulnerabili. È proprio a partire da queste esperienze radicate che si costruisce un sistema di giustizia più accessibile, inclusivo e sensibile alle dinamiche di comunità.