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Giustizia
Marocco
Mag 2025

Mossalaha, un passo avanti per l’accesso alla giustizia

Da Justement, il progetto promosso da Progettomondo per favorire l’accesso alla giustizia in Marocco per le categorie vulnerabili, nasce ora Mossalaha, iniziativa che mira a promuovere l’emancipazione giuridica e il supporto psicologico e sociale per donne e bambine sopravvissute a violenze, minori all’interno degli istituti penitenziari e giovani ex detenuti in libertà condizionale. Le attività, lanciate di recente a Khouribga dalle associazioni OPEM e Ryad includono sessioni di formazione sui diritti umani, l’uguaglianza di genere e la prevenzione della violenza, oltre a percorsi specifici negli istituti penitenziari. Un focus particolare sarà dedicato alla promozione della comunicazione non violenta e alla gestione dei conflitti attraverso i cerchi riparativi, spazi sicuri in cui le persone partecipanti possono esprimersi liberamente, confrontarsi e costruire relazioni basate sull’ascolto reciproco.

Una delle attività fondamentali di Justement, è il lancio di un bando per le associazioni locali, al fine di finanziare dei progetti sul tema dell’accesso alla giustizia e la riabilitazione sociale. A gennaio il bando è stato proposto alle associazioni che avevano partecipato alla precedente formazione relativa alla giustizia riparativa, con lo scopo di mettere in pratica quanto appreso durante le giornate di formazione e favorire la partecipazione delle organizzazioni della società civile locali.

Oltre a Mossalaha, altri tre microprogetti sono stati selezionati. Affrontano tematiche simili con approcci e target differenti. L’associazione Caritas Beni Mellal, che da anni collabora con Progettomondo per il supporto della comunità migrante della città, ha messo in atto un progetto finalizzato a dare assistenza concreta alle persone migranti, utilizzando inoltre lo strumento dei cerchi riparativi per promuovere una cultura di dialogo e condivisione. L’associazione Zohour, specializzata nel supporto giuridico e sociale alle donne e bambine sopravvissute a violenze, con il progetto Fleur de Justesse si occupa di portare avanti i servizi di accoglienza, ascolto e orientamento giuridico, utilizzando i cerchi riparativi come strumento di condivisione dell’esperienza e di sostegno reciproco, per donne e bambine sopravvissute a differenti tipi di violenza o in conflitto con la legge. Infine, Zohour propone una serie di atelier di attività artistiche e artigianali, a scopo terapeutico e di reinserimento sociale. Per ultimo, il progetto dell’associazione Relais Prison-Société, l’unico implementato nella regione di Rabat-Sale-Kenitra, si occupa di dare sostegno alle donne detenute, promuovendo gli strumenti di giustizia riparativa e un più ampio dibattito sulle pene alternative al carcere.

Questi microprogetti rappresentano un esempio concreto di come il rafforzamento delle capacità delle associazioni locali possa tradursi in azioni mirate e ad alto impatto sociale. Attraverso il progetto Justement, Progettomondo lavora a fianco delle organizzazioni del territorio per accompagnarle nello sviluppo delle proprie competenze e promuovere un’azione locale efficace, capace di rispondere ai bisogni delle categorie vulnerabili. È proprio a partire da queste esperienze radicate che si costruisce un sistema di giustizia più accessibile, inclusivo e sensibile alle dinamiche di comunità.

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