“La situazione della sicurezza sta migliorando gradualmente in diverse località del Paese”. Lo afferma Badara Kone, responsabile Progettomondo in Mali, facendo seguito all’emergenza carburante che ha coinvolte il Paese tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. “Le misure adottate dalle autorità maliane per rafforzare la presenza dello Stato e garantire la sicurezza delle strade principali stanno funzionando. Dopo settimane di tensione legate agli attacchi ai serbatoi, le operazioni di consegna di carburante sono gradualmente riprese. I convogli continuano a essere scortati dalle forze di difesa e sicurezza ogni due settimane, consentendo un minimo di ripristino del flusso di lavoro. Le regioni che erano rimaste a secco da più di un mese sono già state fornite. Le scorte rimangono limitate, il che sta rallentando ancora alcuni settori, ma il miglioramento è notevole”.
La ripresa delle distribuzioni non significa la fine delle carenze della materia, perché la domanda di carburante rimane molto alta. Tuttavia, la continuità dei convogli offre una prospettiva incoraggiante per una graduale normalizzazione delle attività e Kone ci tiene anche a contrastare le false informazioni, non verificate, che circolano sui social network per alimentare una percezione “più allarmistica che realistica”.
“L’esercito maliano sta conducendo pattugliamenti regolari in diverse regioni, specialmente nelle zone sensibili del Centro e del Nord”, prosegue Kone. “Pattugliamenti rinforzati sono inoltre schierati intorno a Bamako, rendendo possibile mettere in sicurezza le strade principali e prevenire incidenti. Inoltre c’è una dialogo aperto tra il Jnim (Gruppo di sostegno all’Islam e ai musulmani che ha provocato il blocco, ndr) con le autorità statali, per facilitare la fornitura di carburante con un punto vendita dedicato alle Ong, aumentando la quantità autorizzata da 40 a 100 litri al giorno. La misura prevede anche di facilitare il rilascio delle autorizzazioni per trasportare carburante nelle bombole”.
Sebbene la situazione rimanga fragile e segnata da sfide persistenti, è quindi in corso un miglioramento graduale delle condizioni in Mali, sia in termini di sicurezza che di approvvigionamento di carburante.