Una città autosufficiente, più sicura e quindi maggiormente attrattiva e in grado di meglio gestire i diritti delle persone che ci vivono. Una città che sappia far vivere i propri luoghi, a partire da quelli verdi, con servizi effettivi, che abbiano continuità e in cui la sostenibilità sia accessibile a tutti.
È questo che chiedono i giovani di Verona e provincia che hanno partecipato ai tavoli di dialogo con istituzioni e stakeholder in occasione della prima Settimana Verde promossa da venerdì a Villa Buri.
L’evento, co-organizzato da Progettomondo e i giovani ChangeMaker nell’ambito del programma Erasmus+ “Become. Be a ChangeMaker, ha stimolato un partecipato e coinvolgente confronto su come prendersi cura del pianeta e affrontare le sfide ambientali ormai sempre più urgenti.
Su Verona sono emersi veri e propri suggerimenti, come l’eliminazione degli stalli per le auto nella piazzetta di fronte alla funicolare, per garantire maggiore centralità al cittadino, invece che alle sue meccanizzazioni, oppure la realizzazione di ciclabili continue, non troncate, che rappresentino un effettivo servizio, efficace e funzionale.
Il coraggio di andare oltre ciò che abbiamo, con degli obiettivi chiari, a partire da quello di vincere il pregiudizio nei confronti di risposte negative da parte dei servizi pubblici, è un atteggiamento diffuso, insieme alla riflessione sulla “premialità”, ossia su come le amministrazioni possano incentivare o disincentivare determinati atteggiamenti senza ricorrere a obblighi o divieti ma trovando un proficuo equilibrio.
La richiesta di informazione e al contempo formazione per districarsi su regole e indicazioni è un altro punto saliente, insieme al tema cardine delle aspettative. Essere informati sul perché di determinate scelte aiuta infatti a non nutrire aspettative fuori misura nei confronti delle istituzioni.
L’assessore all’ambiente del Comune di Verona, Tommaso Ferrari, e quello alle politiche giovanili, Jacopo Buffolo, hanno partecipato attivamente ai tavoli insieme al presidente del consiglio, Stefano Vallani e alla vicepresidente del consiglio, Veronica Atitsogbe. Presenti anche la consigliera comunale e presidente della commissione ecologia del comune di San Bonifacio, Ambra Pellegrino, e la consigliera di San Giovanni Ilarione, Sara Cizmja. Ai quattro tavoli hanno preso posto docenti di vari livelli d’istruzione e una sfilza di rappresentanti di associazioni impegnate per il pianeta come Legambiente, Fiab Verona, Cocai, Reverse, gli Studenti Medi, la rete Udu, Rete Verso, la Rete Scuole Orientate alla Sostenibilità, Fridays for Furture e molti altri ancora, per parlare tutti insieme del reale, dei sogni e delle azioni possibili da mettere in atto fin da subito per cambiare le cose.
“Ringraziamo le istituzioni per l’apprezzata partecipazione e ci auguriamo che il dialogo prosegua”, commenta il presidente di Progettomondo, Mario Mancini. “La cura del pianeta e il protagonismo giovanile sono al centro delle nostre attività in Italia e nel mondo. Ci impegniamo per una società inclusiva, consapevoli che si è di fronte a una sconfitta dell’umanità se anche solo una persona rimane esclusa”.