A Gaza l’acqua non è un diritto, è un privilegio.

La mancanza di acqua potabile è tra le sofferenze più grandi subite della popolazione di Gaza da almeno vent’anni.  Anche prima del conflitto in corso, gli abitanti dovevano recuperare taniche o si arrangiavano con la raccolta della scarsa acqua piovana, sia per bere che per lavarsi e cucinare. Solo l’1% degli abitanti della Striscia aveva accesso sicuro all’acqua potabile.

Già a pochi mesi dall’inizio del conflitto, la situazione era drammatica: i desalinizzatori erano stati distrutti, i pozzi erano inutilizzabili. Oggi, bere, lavarsi e cucinare sono diventati gesti impossibili per la maggior parte delle persone.

Nella Striscia c’è solo l’acqua costiera, contaminata e inutilizzabile per il consumo. Solo una compagnia autorizzata da Israele distribuisce ancora, ma a pagamento.

 

1
percentuale della popolazione palestinese che aveva accesso ad acqua potabile e gratuita prima del 7 ottobre
2000
famiglie palestinesti che hanno ricevuto acqua potabile nelle distribuzioni del 2025
1000
metri cubi d'acqua distribuiti grazie alle donazioni ricevute tramite "WATER4GAZA"

Dai punti di distribuzione partono le autobotti che raggiungono però soltanto le zone più di facile accesso. Qui la gente si mette in fila, in attesa di riempire le taniche, che deve pagare. Perché purtroppo persino bere è un privilegio di chi ha da parte qualche soldo. Fatta eccezione per l’acqua distribuita dagli aiuti umanitari, che sono risicatissimi, per il resto il servizio di distribuzione è a pagamento, un assurdo in una simile situazione.

Con la campagna Water for Gaza, Progettomondo distribuisce, insieme ad ACS, tutti i metri cubi d’acqua possibili a Khan Younis, Deir el Balah e Nuseirat, raggiungendo migliaia di famiglie.

L’obiettivo è continuare a fornire acqua potabile nelle zone più colpite.
Ogni distribuzione è una corsa contro il tempo: le autobotti devono attraversare zone bombardate, i checkpoint rallentano l’arrivo e le risorse sono sempre più scarse. Ma non possiamo fermarci: senza acqua, non c’è vita.

Con una donazione puoi:

  • Garantire acqua potabile a una famiglia per una settimana
  • Finanziare l’arrivo di autobotti per garantire l’arrivo di acqua potabile

 

Ogni euro ci avvicina a un obiettivo: dare a chi vive nella Striscia di Gaza la possibilità di bere, lavarsi, sopravvivere, e garantire così un diritto fondamentale.

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