Ogni bambina, bambino, ragazza e ragazzo ha diritto ad apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni. Indistintamente.
Se questo non accade, si parla di povertà educativa.
La responsabilità NON È dei minori o delle loro famiglie, ma risiede nel cuore stesso della comunità (educante) che, appunto, può commettere degli ERRORI.
Non si tratta di colpa, ma di corresponsabilità.
La comunità (educante) può innescare la potenza dell’azione collettiva. Tutti- scuola, famiglie, associazioni, istituzioni e servizi- possono fare la propria parte, unendosi in una rete solidale per sconfiggere la povertà educativa.