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Migrazione
Italia
Mag 2023

La voce di chi torna. Sulla rotta del Marocco con Gloria Aura Bortolini

Ogni persona incontrata nella missione in Marocco svolta nell’ambito del progetto Amal (in arabo speranza) ha dato voce, tramite la giornalista e influencer Gloria Aura Bortolini, alla sua personale storia, ciascuna diversa, singolare, unica.
Ciò che le accomuna è la scommessa della migrazione – progetto sociale e comunitario che coinvolge familiari, parenti, amici – seguita dal ritorno a casa, dove, intercettando Progettomondo e il programma Amal, è iniziata la fase del riscatto, della realizzazione di un nuovo obiettivo, ritenuto prima impossibile.

Khourigba, Beni Mellal, Afourer, Bradia, Khenifra e infine Agadir le città in cui abbiamo fatto tappa con l’equipe di Hypercast per raccontare storie di migrazione di ritorno, di riscatto, di cambiamento che potranno essere ascoltate a breve sulle principali piattaforme podcast.

C’è chi è partito in maniera clandestina, salendo sui barconi per la traversata del Mediterraneo o affrontando la rotta balcanica. C’è chi invece ha raggiunto fratelli o genitori in Germania o in Italia, decidendo poi di non mettere radici all’estero e rientrare piuttosto nel Paese di origine, il Marocco, con le competenze acquisite.
Le donne delle fragole sono coloro che, grazie all’accordo Spagna-Marocco, hanno svolto impieghi stagionali rendendosi poi conto che resistere lontane dai loro figli era un dolore troppo grande.
In molti sono però stati costretti ad abbandonare il sogno di divenire grandi giocatori di calcio o semplici lavoratori in un contesto che immaginavano maggiormente appagante e ospitale.

Il progetto AMAL (Accompagnement des Migrants d’Allemagne (et d’autres pays Europééns) è finanziato dalla GIZ (Agence de Coopération Internationale Allemande), che si impegna nell’accoglienza e nell’accompagnamento alla reintegrazione di migranti di ritorno dalla Germania e dalla Spagna.

Progettomondo è in Marocco dal 2001, fin da subito nella regione di Beni Mellal-Khénifra, che ancora oggi presenta i tassi di migrazione verso l’Europa più alti di tutto il Marocco. Inoltre spicca per i dati più allarmanti di disoccupazione e analfabetismo. Abbiamo iniziato proprio con progetti di promozione del diritto all’educazione, e dal 2006 sono stata avviate le attività per favorire una migrazione responsabile. I giovani adulti, tra i 15 e i 29 anni, rappresentano quasi il 26% della popolazione totale. Per questo è fondamentale puntare il riflettore sulla popolazione giovanile marocchina, visto che il tasso di creazione di posti di lavoro del Marocco non ha mantenuto il passo con la crescita della popolazione in età lavorativa. Ben il 49% dei giovani adulti né lavora, né studia. In particolare, la regione di Beni Mellal-Khénifra risulta essere tra le più povere del Marocco, spingendo gli abitanti delle zone rurali a cercare migliori opportunità prima verso la città, protagonista di un crescente fenomeno di urbanizzazione, poi verso i confini oltremare.
Dal 2010, a seguito della crisi economica che ha segnato l’Europa e delle politiche di esternalizzazione delle proprie frontiere, nonché del mutato contesto sociopolitico marocchino, caratterizzato sempre più da una crescita ineguale e dall’aumento della marginalizzazione sociale ed economica, gli interventi di Progettomondo si sono diversificati, includendo anche tematiche nuove come la prevenzione dell’estremismo violento, l’integrazione dei migranti di ritorno o ancora l’assistenza alla popolazione migrante subsahariana.

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