Rinforzare le competenze degli educatori per favorire un approccio più responsabile alla migrazione da parte dei giovani tunisini, sviandolo dalle fake news e dai falsi miti.
È questo il principale obiettivo delle attività che si stanno svolgendo in Tunisia, Paese in cui Progettomondo è approdato di recente, nell’ambito dell’iniziativa “SurMaRoute”.
Grazie al supporto dell’Unione europea, e grazie a una lunga esperienza in Marocco sul tema della migrazione, la nostra Ong implementa così pure in Tunisia un progetto volto alla promozione di un approccio responsabile alla migrazione da parte dei giovani locali e all’assistenza e orientamento della popolazione migrante in transito e soggiornante nel Paese.
Il progetto è portato avanti in partenariato con le associazioni locali tunisine e con altri partners internazionali come l’organizzazione Italiana CIES onlus, le organizzazioni FAMSI e GRDR.
Dopo aver identificato 6 associazioni locali attive nei governatorati di Grand Tunis, Sfax, Sousse, Mahdia e Médenine, ossia nelle aree maggiormente toccate dalla migrazione irregolare, Progettomondo ha organizzato due sessioni di formazione destinate a 35 operatori socio-educativi e insegnanti di educazione civica che operano in tali realtà.
Lo scopo delle formazioni è stato quello di rinforzare le competenze degli educatori implicati rispetto alle tecniche di animazione socio-culturale, approfondendo l’importanza di informare i giovani tunisini sulle procedure di migrazione legale, così come di orientarli verso le opportunità di formazione e inserimento lavorativo esistenti in Tunisia e accompagnarli nella costruzione di progetti di vita personalizzati.
Altri temi affrontati sono stati quelli dell’educazione ai diritti umani e alla cittadinanza attiva dei giovani, il saper riconoscere le fake news soprattutto legate alla migrazione, e l’analisi delle percezioni errate e dei preconcetti esistenti sul tema.
Dopo le formazioni gli operatori sono stati dotati di un programma educativo, elaborato da Progettomondo, di sensibilizzazione sui rischi della migrazione irregolare e di orientamento e accompagnamento dei giovani verso le opportunità esistenti in Tunisia e di mobilità legale. Nei prossimi mesi, grazie agli educatori locali, saranno raggiunti circa 2.400 giovani, tramite il programma educativo all’interno delle mediateche che si trovano nelle diverse zone di intervento.
Italia
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