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Brasile
Gen 2023

Il no della Chiesa all’assalto a Brasilia

In Brasile, i seguaci dello sconfitto Bolsonaro non accettano l’esito delle elezioni, e non riconoscono la legittimità di Lula.
L’assalto ai palazzi di potere in Brasilia ha generato un’immediata reazione da parte della Chiesa.
La commissione giustizia e pace della Conferenza Episcopale Brasiliana ha infatti inviato una nota in cui ripudia gli atti antidemocratici e la depredazione di edifici pubblici dei tre poteri della Repubblica.

In un momento in cui la stragrande maggioranza della società brasiliana cominciava infatti a respirare aria nuova e a rassicurarsi con la costituzione di un nuovo governo, che ha posto fine al processo elettorale più violento degli ultimi decenni, la Piazza dei tre Poteri, simbolo della Repubblica e della democrazia brasiliana, è stata invasa e i suoi edifici sono stati depredati da una moltitudine di vandali e terroristi.  Si tratta di sostenitori dell’ex presidente Bolsonaro, che nel periodo post-elettorale sono stati da lui incoraggiati a non accettare il risultato democratico delle urne. Vogliono un colpo di stato e, quindi, si legge nella nota: “commettono un crimine contro la Costituzione brasiliana”.

“Le minacce di questi terroristi erano già note e i loro movimenti nella città di Brasilia, sabato 7 gennaio, preannunciavano gli eventi a cui abbiamo assistito nella tragica domenica”, scrive la Commissione Giustizia. “Il governatore del Distretto Federale, il segretario della Pubblica Sicurezza e il comando delle forze di sicurezza del DF, devono essere ritenuti responsabili di questi attacchi alla democrazia e al governo brasiliano. Per il contenimento della violenza e il ripristino della pace e dell’ordine è necessario un immediato intervento federale del governo e del comando delle forze di sicurezza del Distretto Federale.
Non possiamo più convivere con l’odio e la violenza propagati dall’ex governo federale e da una minoranza di seguaci dell’ex presidente che, con spirito autoritario, cercano di imporre la loro volontà con la forza.
In difesa della giustizia e della pace nella società brasiliana, chiediamo a tutte le organizzazioni della società civile, alle chiese e alle altre espressioni di fede di prendere posizione in difesa della democrazia. Chiediamo anche solidarietà e ripudio internazionale, con accesi appelli al rispetto dell’ordine democratico.
Che le responsabilità di questi atti violenti siano determinate e i loro autori puniti a norma di legge”.

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